Anche il softball ha radici profonde a Rimini. A metà anni ’70 il Prof. Eugenio Pagnini, pentatleta olimpionico e grande appassionato di sport americani, volle che anche questa disciplina crescesse insieme al baseball.
Organizzò una leva e il successo fu incredibile: una cinquantina di ragazze si presentarono dietro lo stadio di calcio e da lì partì l’avventura.
Col nome di Ariminum, le migliori ragazze diedero vita alla squadra che trovò subito casa allo stadio comunale appena costruito. Cercosti, Tempest Jeans le prime sponsorizzazioni, Gualtiero Carli e Nando Ricci i protagonisti della crescita tecnica, quest’ultimo in prima linea fino agli anni 2000.
Restano nella memoria le grandi sfide con Pesaro e Forlì, che contribuirono ad innalzare il livello tecnico della squadra.
La separazione fra baseball e softball pesò in negativo in quegli anni, la società non era abbastanza solida per garantire ambizioni importanti e il titolo di serie A fu ceduto a Forlì, dove si spostarono anche diverse ragazze.
Nando Ricci a Rivabella si impegnò nella rifondazione, sempre a partire da giovanissime ragazze. Una ripartenza che fu premiata dal rientro di giocatrici da Forlì per giocare a Rimini in serie B. Fu di nuovo in serie A
Il salto decisivo avvenne quando arrivò a Rimini Donatella Cena da Torino. La madre, riminese, rientrò con la famiglia e Donatella portò un contributo tecnico che fu decisivo per far crescere tutto il gruppo. Parliamo di un’atleta sulla soglia della nazionale italiana. Si aggiunse come una ciliegina sulla torta ben fornita di talenti: Arianna Morri in prima base, il catcher Maddalena Valloni e in terza base Silvia Ramagli, l’interbase Roberta Contadini, gli esterni Brunella Parma ed Elisabetta (Betty) Tiezzi. Arrivarono anche giocatrici da fuori Rimini: la pesarese Paola Marfoglia, la bolognese Sabrina Del Mastio, etc., così come non mancarono le straniere, fra le quali la cinese Yu-Fen, lanciatrice. E da Cuba e dintorni venivano pescati i tecnici.
L’interesse di Arturo Menghi Sartorio, patron di Civis Augustus diede alla società la possibilità di consolidare la società; si aggiunse una giocatrice del calibro di Monica Corvino, premiata anche come top lanciatrice europea. Tempi in cui la squadra era competitiva in serie A per le prime posizioni, arrivando a disputare anche una finale scudetto.
Da fine anni ’80 e fino al 2000 il softball si mantenne sempre ad alti livelli.
Poi il calo delle risorse, un minore coinvolgimento di chi per anni aveva sorretto il movimento, una situazione logistica complicata. Arrivarono difficoltà che culminarono nella rinuncia ad una promozione in serie A, il titolo fu nuovamente ceduto e arrivò la chiusura dell’attività.
Ora il softball sta nuovamente emergendo, grazie all’attività delle Piranhas di Villa Verucchio che militano in serie B e alla ferrea volontà di rimettere in piedi un movimento che ha radici solide. Un gruppo di ragazze esperte e altre giovanissime, ma soprattutto tanto interesse fra le giovanissime del territorio, sono la strada per rinascere ancora e anche nell’ambito del progetto New Rimini Baseball Softball servirà trovare il supporto giusto perché questa crescita avvenga velocemente.